Dottor Magnani, parlando di Sanità privata,
possiamo dire che lei è stato un antesignano in Bologna ma
anche in Italia, della scelta di passare dalla Sanità pubblica
a quella privata e possiamo porle la classica domanda
giornalistica: quando, come e perché?
La
domanda è legittima e rispondo con piacere: ho scelto di
passare dal pubblico al privato nel lontano 1985 dopo una
positiva e formativa esperienza ospedaliera nell'ambito del
Centro Traumatologico ortopedico. Tale scelta è stata
determinata dalla mia esigenza di mettere in atto una serie di
procedure chirurgiche innovative per le quali la struttura non
mi permetteva la necessaria attrezzatura ed autonomia. Ho quindi
deciso di formare una mia equipe per iniziare l'attività
chirurgica presso una casa di cura privata.
Posso intuire che il motivo di questa scelta
sia stata l'artroscopia.
Giusta
intuizione, avevo iniziato la tecnica artroscopica per il
ginocchio nel 1978 con un mio strumento personale dopo una serie
di viaggi di studio in Francia e negli Stati Uniti e volevo
applicarla al meglio seguendo tutte le evoluzioni della tecnica
stessa, allora rivoluzionaria.
Quali erano allora le indicazioni e come sono
evolute?
Nei
primi anni '80 l'artroscopia permetteva la diagnosi delle
patologie del ginocchio in era pre-TAC–RMN e il trattamento
delle lesioni meniscali ; successivamente dopo il 1985 ho potuto
iniziare la ricostruzione artroscopica del Legamento Crociato
Anteriore e con strumenti sempre più raffinati allargare molto
le possibilità. Oggi le indicazioni per il ginocchio vanno
dalla semplice meniscectomia quando necessaria, ma eseguita con
maggiore precisione e sicurezza, alla sutura del menisco per
salvarne la funzione fino alla sostituzione del menisco stesso.
La ricostruzione dei legamenti Crociati Anteriore e Posteriore
è effettuata con estrema precisione e con tecnica mini-invasiva
per permettere un rapido recupero sia lavorativo che sportivo.
La nuova
frontiera è rappresentata dalle metodiche di trattamento delle
lesioni cartilaginee che variano dall'uso del Laser e
Radiofrequenze per le piccole lesioni, dal trasferimento di
cilindri di cartilagine sana dello stesso ginocchio a sostituire
la zona lesionata con tecnica a mosaico nelle lesioni di media
grandezza, fino al trapianto di cellule coltivate che possono
sostituire le lesioni più ampie e salvare le articolazioni più
danneggiate. Questa ultima innovativa metodica è possibile oggi
grazie alla tecnologia di un laboratorio di ingegneria cellulare
italiano.
Dottor Magnani, le tecniche per il ginocchio
sono molto evolute, ma l'artroscopia non si applica solo al
ginocchio?
No
certamente, l'artroscopia si applica a tutte le articolazioni di
una certa grandezza del nostro corpo: in ordine di importanza
ginocchio, spalla, gomito, caviglia, polso e anca. Vi sono
inoltre indicazioni non articolari, quali il tunnel carpale, la
fascite plantare ed altre. |